4-9 maggio 2010 Teatro dell’Angelo (Roma)

Otto visioni liberamente tratte dall’omonimo film di Federico Fellini del 1965
La vita della protagonista- come fosse quella di ciascuno di noi- è piena di presenze, di fantasmi che il suo stesso inconscio proietta su di lei, interpretando e vivendo a modo suo tutto ciò che le accade. Gli spiriti di Giulietta in qualche modo sono i nostri stessi spiriti, quelli anche dello stesso Federico Fellini, quelli che animano l’umana, quotidiana commedia. Non c’è da aver paura. L’accettazione serena di questi nostri fantasmi è la condizione per una vita ricca, l’humus sul quale costruiamo tutto ciò che non è solo materiale. È pur vero che in alcuni momenti, queste presenze possono essere terribili, oggettivamente difformi e ostili. Allora ci fanno – ci facciamo – del male. Quelle presenze divengono allora il segno patologico delle disarmonie transitorie della nostra personalità e della nostra vita. Appena ritroviamo la pace interiore, appena riconquistiamo il nostro equilibrio, quei fantasmi alterati scompaiono e lasciano il posto alle presenze “amiche”, dolci echi della coscienza in stato di quiete, tracce indelebili del nostro passato e della vita affettiva, di chi ci ha amato e che noi abbiamo amato.
Oltre ad alcuni contenuti tipici del pensiero felliniano – una certa rappresentazione della donna, dell’Eros e del matrimonio, il rapporto uomo/donna – lo spettacolo cerca di catturare e far rivivere le suggestioni del film, la ricca fantasmagoria di immagini, di tic, di visioni sempre in bilico fra sogno e realtà.
Tornata alla creazione dopo un periodo molto critico della sua vita, Sonia Nifosi guarda al teatro con un rinnovato interesse e per questo vuole con se autori che hanno della rappresentazione teatrale una visione affine alla sua. Con loro, Sonia Nifosi, inventa, crea e realizza per la prima volta la grande “Partitura Multi Artistica”: ha fuso quindi la sua particolare danza, nata da una attenta ricerca condotta sui movimenti dei suoi danzatori e sui gesti dei personaggi stessi del film, con la musica originale ricca di sperimentazioni sonore nuove, con una rivisitazione inventiva del testo detta “Allestimento Sonoro della Parola” e con le sapienti creazioni video e straordinari effetti di luce e colori. Alla sinergia di questi mezzi ha affidato la ricostruzione del complesso mondo onirico e fantastico di Fellini, completando l’opera con un magistrale ed elegante lavoro per le scene e i costumi.

Regia e Coreografia: Sonia Nifosi
Musiche originali: Mauro Bagella
Testi e Allestimento Sonoro della Parola: Marialisa Monna
Luci e Video: Nicola Manuel Tallino
Scene e Costumi: Red Bodò